Rispondono alle domande Matt Pike
Quando hai fondato la band?
Circa due anni e mezzo fa, sul finire del 1997; nella primissima formazione c'erano dei membri diversi.
Anzitutto avevamo un secondo chitarrista ed un bassista diverso da quello che abbiamo oggi. Solo il batterista Desmond Kesel è stato con me fin dall'inizio del proggetto, mentre George Rice (il bassista che c'è oggi) è entrato dopo nel gruppo. Appena entrato George ricopriva anche il ruolo di cantante, poi dopo qualche mese ho deciso di occuparmi io delle vocals.
Prima di suonare con me Desmond militava nei Mindwar, un gruppo molto vicino alla scena hardcore, mentre George militava nei Judas Kiss, un gruppo dal taglio decisamente metal tipicamente americano.
Quale è il significato del monicker High On Fire?
Il nome è stato preso da una canzone di Edgar Winner intitolata "Fire on high" e George in un momento di ubriachezza ha detto che sembrava essere il nome perfetto per il gruppo. Forse io ero ancora più ubriaco visto che gli ho dato ragione.l'unica cosa che alla fine abbiamo cambiato è l'ordine delle parole.
E' uscito da poco il vostro album di debutto "The art of self defense"; come mai avete deciso di includervi (comunque in versioni differenti) le tre canzoni già presenti nel vostro precedente mini album?
Perché quello che tu chiami mini album era in verità solo un DemoCD; l'abbiamo registrato e mixato interamente in una notte e poi l'abbiamo mandato in giro a qualche amico e alcune piccole etichette discografiche, dandogli comunque anche un minimo di grafica decente.
Evidentemente però qualcuno deve avere fatto il furbo, visto che qualche tempo dopo si è sparsa la voce che questo fosse per l'appunto il nostro mini di debutto, ma credimi noi non lo consideriamo davvero come tale.
Quindi abbiamo voluto dare ai fans l'opportunità di sentire questi brani, dato che li riteniamo molto importanti, essendo stati i primi scritti dalla nuova formazione.
Te l'avranno già chiesto molti, ma potresti dirmi il perché della fine dell'esperienza con gli Sleep?
La ragione principale è forse il fatto che il gruppo aveva ormai già dato il meglio di sé stesso, non c'erano più molte motivazioni per continuare. Inoltre il lunghissimo tira e molla con l'etichetta per la pubblicazione di "Jerusalem" aveva in un qualche modo incrinato anche i rapporti fra noi tre; diciamo che si era rotta la giusta alchimia.
Ora comunque i rapporti sono sereni, considero i vecchi componenti del gruppo come dei fratelli.
Cosa stanno facendo adesso Al Cisneros (basso/voce degli Sleep) e Chris Hakius (batteria degli Sleep)?
Chris ha una nuova band, peraltro formata assieme a Justin Marler (chitarrista degli Sleep ai tempi del primo album "Volume One"). Al invece è tornato a studiare e non ha una band fissa, suona ogni tanto ma solo per puro divertimento. Per il prossimo futuro i suoi impegni sono decisamente altri, infatti si sposerà fra due settimane.
Come si evolverà in futuro il suono degli High On Fire? Te lo chiedo perché nel CD c'è un notevole contrasto fra pezzi duri e diretti come "Baghdad" e pezzi pesanti e lentissimi come "Master of fists". Puoi anticiparmi qualcosa?
Sinceramente non lo, sarà solo il tempo a dirlo. Dipenderà della sensazioni e dalle emozioni dalle quali nasceranno le nuove songs. Le ultime due canzoni che abbiamo composto e che contiamo di suonare stasera sono due pugni in faccia, decisamente sludge oriented. Diciamo che la violenza ha la meglio sulla melodia, sono due canzoni molto potenti e dinamiche, senza per questo perdere in pesantezza di fondo.
Come sta andando questo tour europeo con gli Alabama Thunder Pussy?
Alla grande, il tour sta andando veramente bene e i ragazzi degli Alabam Thunder Pussy sono tutti decisamente simpatici e ci stiamo divertendo un mondo. Per quanto riguarda i concerti qualcuno va più bene degli altri; a volte suoniamo in locali strapieni altre volte, come stasera, non viene quasi nessuno (non è una novità in Italia.nd Marco), ma comunque quello che conta è dare sempre il meglio di sé stessi ogni volta che si sale sul palco.
Vuoi aggiungere qualcosa?
Grazie per l'interesse e l'intervista; ci vediamo sotto il palco.
- MARCO CAVALLINI -