Un solo demo, una semplice cassetta; questa la discografia di UGLUK, uno dei primissimi (se non il primo) progetti black metal italiani. Il fragore (anche per fattori extra musicali) che susciṭ fu enorme, sia in positivo che in negativo. SPECTRAWEB guarda esclusivamente il lato musicale e giudica “Hveralundr” una grezza ma piccola perla della scena estrema italiana di quegli anni. Logica quindi la voglia di dare voce a chi dedic̣ anima e corpo a quel progetto.
Risponde alle domande Verminaard
Potresti tracciarmi brevemente la storia di UGLUK?
Nel 1992 ero in una band che si chiamava From Depths. Troppe teste. Avevo bisogno di esprimere qualcosa che appartenesse solo a me. L’occasione si è presentata quando ho notato che molte bands italiane death metal del momento avevano “svoltato” sul black metal,sfornando roba ridicola. Con Ugluk ho voluto dimostrare come anche in Italia si poteva suonare black metal con tutti i crismi. Chiaramente ho esagerato volutamente con i testi e il concept. Una provocazione, principalmente.
Ugluk, uno dei primi gruppi italiani dedito al black metal di stampo norvegese. All’epoca il “morbo nero” aveva da poco fatto proseliti nel nostro paese; quale gruppo o disco ti spinse a dedicarti a queste sonorità?
Un personaggio in cui ero in stretto contatto epistolare in quel periodo mi suggerì il nome Ugluk (che in realtà era un suo “antagonista” nella storia narrata da Tolkien). Gruppi che hanno influenzato Ugluk erano Bathory e Burzum.
E’ facile ricordare cosa successe all’uscita del tuo primo e unico demo “Hveralundr”; raramente nell’underground italiano un gruppo viene boicottato come successe al tuo progetto. A distanza di molti anni che ricordi hai di quel periodo?
Ottimi ricordi. Il boicottaggio era il mio obiettivo. Non me ne è mai fregato un cazzo di quell’ambiente di subumani. Ad onor di cronaca nel 2006 il demo è stato ristampato (remixato) da una Label tedesca su vinile split con un’altra band.
All’epoca alcune fanzines ti etichettavano come il Burzum italiano non solo per affinità musicali, ma anche per alcune tue azioni notturne simili a quelle compiute dal conte norvegese; vuoi approfondire l’argomento?
Non so a quali “azioni notturne” tu ti riferisca. Non penso che qualcuno mi abbia mai etichettato in quel modo. Forse solo perché ero in stretto contatto epistolare con Vikernes in quel periodo…
Visto il fragore scaturito viene spontaneo chiederti se Ugluk naque da un’esigenza solo artistica o anche provocatoria. Le liriche e la tua attitudine trattavano anche argomenti politicamente scomodi?
Come già riferito, è stato un mix di cose….esigenza artistica sicuramente ed anche provocazione. Nessun tema politico trattato…mica era hardcore o Oi!
Polemiche a parte credo che nessuno possa attaccare il demo dal lato musicale, davvero notevole sotto ogni punto di vista. Non è difficile affermare che all’epoca avevi realizzato qualcosa che in Italia non si era ancora ascoltato; quanto vai fiero, ancora oggi, di quelle composizioni?
Oggi di roba come quella se ne trova a bizzeffe….non ha senso suonare cose del genere oggi. Nel 1993 invece non esisteva un prodotto simile in Italia. Penso che gli unici gruppi che proponessero Black Metal (in stile seconda ondata) fossero Dungeon e Ugluk. Poco dopo sono arrivati Apolokia e Brisen.
Commenti negativi e sarcastici comunque provenivano maggiormente dalle altre bands piuttosto che dal pubblico, visto il successo che ebbe il demo, o sbaglio?
Era quello che volevo da quei 4 pagliacci. Sinceramente non mi è mai fregato se quello che facevo poteva o no piacere alla “gente”. Suono solo per me stesso e sono gratificato se alla massa senza speranza del cosidetto “ambiente” le cose che facevo non piacevano. Pensa se fosse piaciuto a quei mentecatti….non sarebbe stato black metal!
L’unione del metal e freddi synth era il passo in più che aveva Ugluk; atmosfere glaciali che pur nella rozzezza della registrazione avevano un tocco maestoso. Come ti venne l’idea di unire queste due componenti?
Senza la “rozzezza” spontanea della registrazione non sarebbe stato Black Metal come lo intendo io. Tutto registrato in presa diretta, ho aggiunto solo batteria campionata e un paio di note di tastiera dopo. Tutto analogico o semi-analogico. Nulla a che vedere con i gruppi degli anni 2000 che si scervellano per avere un suono il più possibile “raw”…ahahah,fanno ridere.Lasciate perdere…se non avete vissuto la nascita del black metal seconda ondata nel 1992, mettetevi a suonare qualcosa di più trendy. Se non l’avete vissuto dall’inizio non capirete mai cosa significava.
Moltissimi hanno sempre etichettato gli Enslaved come principale gruppo d’ispirazione (se non clonatura) per Ugluk. Io non sento quasi nulla di questo gruppo, piuttosto noto un’influenza dei primissimi Emperor (quelli del demo e del primo mini lp); sei d’accordo con me?
Di sicuro non c’era nulla degli Enslaved. Le tastiere,ultra dozzinali e limitate ad un paio di note, erano più che altro in stile Emperor del mini. Forse mi hanno accomunato agli Enslaved solo per i testi in islandese arcaico. In base a ciò che hanno scritto sul numero di Grindzone dedicato al black metal norvegese 20 anni dopo, mi sa che è stato prima Ugluk ad usare testi in noerrent che gli Ensalved; ahahahh
Su youtube ci sono i video delle tue songs e qualcuno ha commentato che è impossibile che le canzoni risalgano al 1993; ti rendevi conto che in quel tempo stavi realizzando qualcosa di speciale?
Mi rendevo conto che al tempo stavo realizzando semplicemente black metal. Cosa che non penso sia riuscito a nessun altro in Italia negli anni 90, a parte i 3 gruppi che ho citato sopra.
So che nel 1996 hai registrato una lunga composizione (15 minuti) rimasta fino ad oggi inedita; come mai questa scelta? Vuoi descrivermela musicalmente e concettualmente parlando?
E’ un brano in perfetto stile Ugluk, registrato in modo meno caotico, ma sempre con gli stessi mezzi di 3 anni prima. Il testo è in latino.
Una nuova versione di “Hveralundr” è in uscita in una nuova versione in cassetta curata dalla Slava Satan Records; come mai non hai deciso di pubblicarlo in versione CD? Vuoi mantenere l’attitudine e il culto underground?
No, non è così. Il demo Ugluk non è mai andato in sold-out. Ho ancora qualche copertina originale della seconda stampa (ad opera Necrotorture prod.) e semplicemente Slava Satan avrà il master per poter duplicare il demo, con copertina ufficiale del tempo. Non me ne frega un cazzo del culto e dell’underground. Quello che sarà disponibile è il demo del tempo.
Terminata l’esperienza Ugluk hai unito le tue forze con quelle di Blackfrost entrando negli Apolokia; cosa ti spinse ad entrare in quel gruppo?
Una basilare unità di vedute malsane e di intenti visionari con Blackfrost.
Apolokia fra anni di silenzio e misantropia totali sono oggi ancora in vita; quale forza vi ha spinto in questo lungo corso di tempo?
Apolokia non è qualcosa di solo “musicale”. E’ un’entità molto complessa e la parte black metal è solo una delle sue sfaccettature.
Giusto fra pochi mesi rilasceretel’attesissimo album di debutto; puoi darmi qualche anticipazione?
Finalmente in Italia ascolteranno un album di Black Metal.
Che opinione avevi allora del black metal e che opinione ne hai oggi? Come vedevi la scena italiana di quegli anni e che considerazione hai invece di quella odierna?
La scena italiana? Quale? Ahahhahaha..al tempo non esisteva nessuna “scena” italiana. Solo 3-4 bands che ho già menzionato. Oggi c’è qualcosa di interessante soprattutto a livello underground. Il black come lo intendevo io, non era solo un genere musicale. E quel black è morto più o meno nel ’98. Da dopo non ho più ascoltato quel genere per circa 10 anni. La scena attuale del mainstream o delle grosse bands che si sono prostituite al rock ‘n roll clownesco non mi interessa e non ha nulla a che vedere col black metal. Anche se alcuni personaggi, senza dubbio, al tempo sono stati importanti per il genere. Il passo del gambero ha sostituito i roghi di chiese. Questi sono gli anni 2000.
L’ultima domanda è scontata ma obbligatoria; credi che ci possa essere in futuro la voglia di rimettere in piedi il progetto Ugluk o consideri questa ipotesi irrealizzabile?
Se succederà Ugluk sarà molto differente da allora. Non ci sarebbe alcun motivo di riproporre quel concept e quella musica. Sono sempre stato avanti 50 anni rispetto agli inutili esseri umani che rifuggo.
Grazie per l’attenzione; lascio a te le parole finali.
Grazie a te. Esseri umani non supportate Ugluk, odiatelo. KAKATM MBIETT.
- MARCO CAVALLINI -