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FOREVER FALLING
"Come d'autunno le foglie"
Luglio 2024
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Risponde Tullio Carleo

Ciao e complimenti per il disco. Volete presentarvi ai lettori di Spectraweb?

Ciao, grazie per i complimenti!! Siamo un duo italo-americano, ci siamo incontrati per caso su una pagina Facebook qualche anno fa e abbiamo deciso di intraprendere una collaborazione on line (avevamo gli stessi gusti musicali) e da allora abbiamo prodotto 2 album. Io sono Tullio e suono tutti gli strumenti e John canta e si occupa di tutta la parte extra musicale della band.

La traduzione del nome del gruppo è: cadendo per sempre. Quanto può fare male l'impatto della caduta? Una volta cascati, è finita per sempre o c'è la possibilità di rialzarsi? Come fare a coglierla? O forse non si vuole farlo?

L’idea di forever falling è proprio relativa ad una caduta che non avrà mai fine, è un concetto di dinamismo vitale che invece di essere orizzontale è verticale. Il moto costante dell’essere, secondo questa visione, non è rivolto alla dimensione temporale (o asse del tempo) ma a quella fisica verticale (asse dello spazio) ed è in caduta. Detto in parole povere non si progredisce, si degenera. L’entropia vince sempre.

La frase conclusiva del testo promozionale recita "Abbandona ogni speranza, perché una nuova era di dolore è alle porte". Togliendo la speranza, con che spirito si aprono queste porte? Una volta entrati può anche accadere di non volere più chiuderle?

Il problema non è aprire una porta, è aver creato il percorso al dilà di essa. Senza la speranza, senza la volontà, resta l’annichilimento e il dolore perpetuo.

Suonate funeral doom, un genere che, nel suo bellissimo libro "Il suono del dolore", Stefano Capanna descrive come "Note tristi e dolenti capaci di restituire un effetto catartico difficilmente riscontrabile nelle altre forme d'arte". Voi quali caratteristiche sentite/percepite nel funeral doom rispetto agli altri generi? Cosa vi trasmettono queste sonorità che non trovate altrove?

Un senso di oppressione e schiacciamento, che sentiamo addosso, nella vita insoddisfacente e vacua di tutti i giorni. Il nostro genere è un manifesto dell’arresa definitiva. Ma non invogliamo ad annichilirsi

Quali pensate che siano le condizioni emotive, umorali, atmosferiche, ambientali più indicate per apprezzare al meglio la vostra proposta?

Personalmente credo che l’arte in generale vada avvicinata esclusivamente durante stati di assenza. La nostra musica si può apprezzare durante uno stadio prolungato di essa. Di luce, di caldo, di piacere, di gioia….

Se doveste descrivere la vostra musica e le emozioni da lei scaturita attraverso i colori quali utilizzereste? Ce ne è uno che spicca sugli altri?

Purtroppo nell’oscurità colori e sfumature cessano di esistere, non vediamo colori ma solo diversi livelli di buio.

Cosa, quanto rappresenta per voi la musica? Riuscite ad immaginare la vostra vita senza di essa?

La musica non è un lavoro, finirei per odiarla se fosse così. Sicuramente senza sopravviverei, anche perché ho imparato negli anni ad esprimere il mio “fuoco interiore” anche in altre forme artistiche, come la pittura. Sarebbe una grave perdita ma non mortale.

La copertina di "The determinism of essence in matter" è bellissima. Cosa volevate descrivere attraverso essa? Ha un significato particolare?

Il determinismo dell’essenza nella materia è un concetto che è difficile da rappresentare. la figura non ha volto, il mare non ha confini e la barca è in balia di tutto. E’ quanto più si avvicina all’idea concettuale. La copertina è una idea di John ed è bellissima.

Forever Falling è il nome che avete scelta per il vostro progetto. Cadere e non rialzarsi è una sconfitta?

In generale cadere non è una sconfitta se qualcuno conserva il ricordo della caduta e tramanda l’esperienza dell’evento. Il testo di una song intitolata per l'appunto "Forever Falling" che alla fine non è finita nell'album per scelte nostre, dice: non guardarmi mai / il mio cammino è una discesa / non puoi salvarmi / fai rivivere il ricordo / nei momenti più bui / quando la luce si spegne / e gli incubi / iniziano a danzare

Date molto rilievo anche all'aspetto lirico. I titoli delle canzoni sintetizzano in poche parole concetti importanti. Partendo dalla finale "To you", è rivolta/dedicata a una persona in particolare?

Dedicata a tutti noi, siamo i semi di un albero morto e iniziamo a morire appena siamo nati. Non perdiamo tempo credendoci eterni, facciamo il meglio che possiamo per vivere un sogno e non sognare di aver vissuto.

"The Touch Of Ice". Credete sia possibile resistere al contatto col freddo estremo? Non quello meteorologico, ma quello dell'animo.

Il testo parla dell’ammaliante tocco di un vampiro. Vampiri emozionali, vampiri immaginari, come ci affascinano e come ci uccidono. Ma esistono perché siamo deboli e dobbiamo liberarci delle nostre debolezze a tutti i costi, anche nei modi più sbagliati.

"The Wind Of Remembrance "; quanto è grande e pesante l'impatto del lutto?

Tu hai pensato che il testo sia rivolto a qualcuno morto, non sono stato così esplicito ma accetto la tua interpretazione. Il concetto di ricordo di qualcuno che non è più con noi è un lutto. Egoisticamente è una mancanza, ma in generale l’assenza è sempre male? Credo di no se si immagina un miglioramento, anche con la morte.

"It Is Absence". Assenza di emozioni? Di sentimenti? Che vita sarebbe senza queste cose?

Chiedilo a tutti quelli intorno a noi. Che vita stiamo vivendo? quella che volevamo? E se la risposta è negativa quanto pesa questa assenza? La risposta è nei gesti della gente e non credo sia incoraggiante per il nostro futuro.

"Leave Me The Stars". Le stelle illuminano il cielo notturno. Le esperienze positive sono il contro altare di quelle negative. Credete sia possibile vedere/percepire sempre la luce anche nel buio più oscuro?

Cerco di farlo tutti i giorni, parlare della negatività è soprattutto esorcizzarla, conoscere il male per evitarlo. Conoscere l’angoscia per riconoscerla e curarla. Non siamo nichilisti siamo consapevoli di esso e lo raccontiamo a modo nostro.

A livello lirico e concettuale, uno degli argomenti trattati frequentemente nel funeral doom è la morte e i suoi vari aspetti. Voi avete paura della morte? Cosa c'è a vostro parere dopo di essa?

Spero almeno un Mc Donald da qualche parte, scherzo. Mi auguro un diverso stato dell’essere che abbia un minimo di consapevolezza per analizzare come abbiamo vissuto e se abbiamo buttato tempo o meno.

"Quelli che crediamo vivi, praticano il culto della morte. Quelli che crediamo morti, praticano qui il culto della vita" (ABYSMAL GRIEF "Resurrecturis" - 2009). Quali interpretazioni date a queste parole?

Purtroppo non conosco il brano per riuscire ad interpretare correttamente il metamessaggio, ma sicuramente l’uomo tende per sua natura a fare spesso e volentieri il contrario della cosa giusta, sembra un atteggiamento malizioso ma il dolo presuppone intelligenza e credo che siamo veramente stupidi come razza.

"Il cimitero è un luogo che parecchia gente crede sia la porta dell'aldilà o chissà cosa; esso è invece solamente il posto dove vengono deposti i cadaveri, mentre l'energia si è già trasferita da un'altra parte. Quindi nel cimitero c'è questa assenza d'energia che se si è in grado di percepire si possono capire molte cose" (PAUL CHAIN, 2/4/1996). Concordate con queste frasi?

Sicuramente, perché capire da morti che qualcosa andava fatto in vita? Osate tutto, perdere questa energia da vivi ci rende cimiteri di carne, e qui mi ricollego al concetto di razza che si reputa superiore. Non siamo stati i più intelligenti nella corsa tra gli spermatozoi, solo i più veloci…

Nella musica, nella letteratura, nel cinema, nell'arte in generale, spesso gli autori dedicano le loro opere a persone scomparse. Voi ritenete importante il ricordo di chi non c'è più?

Si, la memoria è l’unica arma per apprendere e salvarci come specie. L’istinto di sopravvivenza si basa sulla memoria atavica. Il nostro progresso è frutto della memoria dei fallimenti precedenti. Anche chi ci manca ci ha aiutato a salvarci e progredire in qualche modo.

Vi ringrazio per l'attenzione; lascio a voi le parole finali.

Grazie delle belle domande che ci hai posto, ho apprezzato tantissimo anche il tuo interesse per i testi. Per chi non ci conosce ma è amante delle sonorità doom posso dire che siamo molto ispirati da Paradise Lost, Katatonia e Candlemass. Se vi piacciono queste band ascoltateci su tutte le piattaforme di streaming musicale o comprate gli album che hanno anche bellissime copertine (come l’ultimo). Grazie mille e spero di incontrarci di nuovo.

- MARCO CAVALLINI -