Un titolo come “Feretri” meglio non poteva esserci per il nuovo album degli Abysmal Grief. Aggiungiamo la copertina (recante una delle sequenze più cupe del film cult “La dama rossa uccide sette volte”) e il gioco è fatto.
Il trio genovese continua nella sua opera di inscenare/trasportare in musica il lutto e ciò che ruota intorno ad esso.
In questo si dimostrano maestri indiscussi della scena italiana, abili come nessun altro nel dare voce a certe emozioni/sensazioni attraverso la musica.
Rispetto alle precedenti releases la produzione è ancora più sporca e cupa, e un brano come “Hidden in the grave yard” (notevole la seconda porzione caratterizzata da una viola tristissima) è quasi un ritorno agli esordi dei nostri, cantato estremo compreso.
Le porzioni lentissime non mancano (la finale “Her scythe” è una marcia funebre in note), ma a lasciarmi particolari impressioni sono i brani giocati sui mid tempos, perfetti nel loro mood e nel dare vibrazioni nero/viola. “Sinister gleams” potrebbe appartenere al repertorio dei Mercyful Fate più occulti, mentre in “The gaze of the owl” la voce pulita, quasi sussurrante di Necrothytus è inghiottita ed ammantata dal perfetto mix strumentale chitarre/organo.
La falce della Morte ha fatto nuovamente centro.
- MARCO CAVALLINI -