"Antonius Rex Sound Vision 2009" recita il retro copertina di "Per Viam", ottavo capitolo della saga ANTONIUS REX.
E visioni sono: mistiche, spirituali, preternaturali ed immerse nel buio e nella luce al tempo stesso.
Da anni Antonio Bartoccetti e Doris Norton utilizzano il termine "Mystic Fusion" per etichettare la loro proposta sonora/visiva, e mai termine risulta più azzeccato, andando a definire una miscela musicale - spirituale dove il bianco e il nero entrano uno nell'altro, dove le tenebre e la luce si fondono, andando a colorare orizzonti infiniti in cui la mente è libera di dare sfogo alle sue più recondite fantasie.
"Per Viam" è un album diabolico e celestiale contemporaneamente, dove i tipici elementi dell'Antonius Rex sound (a tal proposito segnalo il gradito ritorno del recitato di Bartoccetti) si arricchiscono di nuovi impulsi e soluzioni sonore, il tutto al servizio di un'opera destinata a rimanere nel tempo.
Chitarre hard, oscuro ambient di sottofondo, orrifiche note d'organo, voci declamanti, cori gregoriani, silenzi e sussurri preternaturali vanno a formare questo quadro mistico - esoterico dal fascino infinito.
Sul lato nero spiccano la terrificante opener "Micro Demons", la solenne title track e la funerea "Spectra", mentre all'opposto si evidenziano le luci della celtica "Woman of the King" e della ecclesiastica "Angels & Demons".
In conclusione (dopo l'ottimo remake della storica "UFDEM") arriva "Antonius Rex Prophecy", apocalittica nelle parole quanto rassicurante nelle musiche, summa di quanto si è vissuto in tutto l'album.
"Per Viam" è l'ennesimo capolavoro partorito dal genio e dalla smisurata creatività del duo marchigiano, un disco che invita a guardare spiritualmente dentro sé stessi andando nella più assoluta profondità, al fine di trovare alcune delle ragioni della nostra umana esistenza. Le sue note potranno esservi d'aiuto nella ricerca, spalancandovi porte che, forse, da soli, non avreste mai osato aprire.
- MARCO CAVALLINI - |