"Apolokia performs Satanic Black Metal Art".
Recita così la copertina interna di questo miniCD che vede l'inaspettato quanto gradito ritorno degli Apolokia dopo lunghi anni di silenzio totale.
Apolokia, uno dei primissimi e più estremi gruppi italiani dediti anima e corpo al black metal più tradizionale e misantropico.
Il duo, composto da Von Blackfrost e Verminaard, ritorna con questo mini album (tre pezzi + un infernale intro) dedito totalmente allo spirito primordiale del genere.
I nostri hanno, a mio parere, un unico difetto, che risiede nel suono della batteria digitale, davvero troppo estremo e spesso fuori tempo (oltre a sovrastare tutti gli altri strumenti); la cosa alla lunga ha un effetto quasi disturbante, e viene da pensare che forse il gruppo in fase di registrazione si fosse prefissato proprio questo obiettivo.
Superato questo problema, "Immota Satani Manet" è quanto di più black metal possiate chiedere alle vostre orecchie; black metal buio come la notte e gelido come l'inverno.
Le chitarre ergono un muro sonoro dannatamente nero accompagnando una voce che è un urlo demoniaco di dolore (echeggiante, secondo me, i primi Immmortal).
La title track, "Innerdark Katharsis" (ottimo il break centrale cadenzato) e la conclusiva "Nihilist quintessence" sono create ad arte per dimostrare a chi li dava per morti che gli Apolokia sono più vivi che mai, supportati da un odio e un disprezzo che sembrano ancora più forti rispetto a dieci anni fa.
Ora la speranza è che questo mini album (limitato a 500 copie) sia il preambolo al sospirato full lenght; accendete una candela nera e, nel buio, cominciate a pregare.
- MARCO CAVALLINI -