Intrigante il concept sul quale si basa questo “Ars Hermetica” dei siciliani Arcanum Inferi; la descrizione dei vari livelli attraverso cui l’alchimista Ermete Trismegisto scende attraverso le sue conoscenze e i suoi esperimenti sempre più dall’alto verso il basso fino a raggiungere le profondità del proprio essere, salvo poi risalire infine per raggiungere e mostrare il volto di Lucifero.
A liriche quindi dedicate al lato occulto, magico ed arcano dell’esistenza si accompagna un black metal dalla produzione tipicamente ‘90’s, dove a mio giudizio il punto debole è rappresentato dal suono della batteria, davvero troppo alto rispetto agli altri strumenti, specie nelle porzioni tirate dove le chitarre sono praticamente coperte da esso.
Visto il concept trattato (e mi pare con la giusta conoscenza e attitudine) consiglierei al gruppo di approfondire il lato esoterico/occulto del black, dando più spazio alle parti lente rispetto a quelle veloci, o comunque cercando e curando al massimo il feeling oscuro; un esempio ne è l’ottima “Furor Melancholicus”, carica di atmosfera nera dal primo all’ultimo secondo della sua durata.
Attendo fiducioso eventuali sviluppo in tal senso.
- MARCO CAVALLINI -