Dopo il trittico "Aurora nel buio" (2017), "Osservatore oscuro" (2018), "L'ultima notte di Aurora" (2019), Barbara Baraldi abbandona i paesaggi, le nebbie della bassa campagna emiliana e ci porta a Torino, la città italiana esoterica e misteriosa per antonomasia. Le atmosfere nere sono quindi garantite. Quello che per certi versi prosegue coi passati libri è messo in vetrina da uno dei personaggi principali di questa nuova storia, la giornalista investigativa Leda De Almeida, la quale in alcuni frangenti dà voce al lato nostalgico della vita, i ricordi. Che possono a volte essere amari. Memorie di eventi ed esperienze che in qualche modo condizionano le azioni che si compiono nel presente, influenzano i pensieri, riportano a galla e danno sfogo alle emozioni che si tengono dentro.
Nell'Agosto 1988 la soluzione di un feroce omicidio a Torino è affidata al sostituto procuratore Francesco Scalviati, il quale dopo gli iniziali dubbi comincia a pensare che quanto è appena successo possa essere legato ad altri omicidi accaduti qualche anno prima e rimasti irrisolti. Piu' si avanti nella lettura piu' emergono fatti accaduti in passato ed elementi che aprono porte che pareva sarebbero rimaste sempre chiuse a chiave.
Una trama avvincente e scorrevolissima, grande dote della scrittrice.
La detective Aurora, protagonista dei precedenti tre libri, è assente... ma il passato, prima o poi, in qualche modo, può riprendere forma.
- MARCO CAVALLINI -