Noto all'interno del libretto la dicitura "Black Metal Shall Be Total Underground" e questo basta a descrivere perfettamente il disco. I Beastcraft non sono semplicemente un nuovo gruppo dedito al black metal, i Beastcraft SONO il black metal, e ciò che dovrebbe essere sempre inteso quando si pensa a questo genere. Marci, neri, gelidi, sepolcrali e grezzissimi, i due norvegesi pubblicano un disco che pare essere stato concepito e registrato in una fredda caverna lontano dalla società. Beastcraft sono quanto di più vicino possiate immaginare ad un incrocio fra i primi tre albums dei Bathory e i DarkThrone del bienno 1992/1994. Atmosfere mortifere/occulte, chitarre e produzione zanzarone e vocals cadaveriche caratterizzano le perle nere di questo disco, il cui unico difetto è la breve durata. "Into the burning pits of hell" esce nel 2006, ma suona dannatamente e totalmente devoto al freddo suono/spirito primordiale del genere; i devoti alla nera fede ne godano all'infinito.
- MARCO CAVALLINI -