Giungono alla seconda prova i trentini Beatrik, forti ora del supporto dell'Avantgarde, etichetta in grado come poche di scoprire e lanciare gruppi destinati a diventare in seguito cult band. "Requiem of December" arriva a tre anni di distanza dal debutto "Journey through the end of life" e ne estremizza le coordinate funeree; se infatti il primo disco proponeva un oscuro black metal dalle sfumature malinconiche, questo nuovo lavoro è depressive black/doom metal allo stato puro. Già il bellissimo artwork e i titoli delle canzoni avvisano ciò che ci si troverà ad ascoltare, una lenta e desolante colonna sonora atta a dipingere quadri d?infinita tristezza e solitudine. Chitarre gelide, voce soffertissima, tempi medio-lenti (ma non mancano improvvise accelerazioni) e porzioni arpeggiate/acustiche; gli ingredienti tipici del genere ci sono tutti e canzoni come la title track e la finale "Returning after a death" faranno la gioia dei fans di queste sonorità.
- MARCO CAVALLINI -