Ho letto ovunque lodi a non finire riguardo questo nuovo disco dei Behemoth, eletto da molti magazines e siti web come il disco estremo del 2009.
Ok, tecnicamente il trio polacco è formidabile, le canzoni si sviluppano linearmente nonostante la loro complessità (e questo è un dono riservato a pochi), la produzione è mostruosa, il corredo lirico e grafico decisamente affascinante, ma cosa si fa a nascondere il fatto che i Behemoth sono la copia carbone dei Morbid Angel? Tutto è dannatamente uguale al mitico quartetto floridiano; le strutture delle songs, il riffing di chitarra, la tecnica percussiva, la profondità delle vocals, e quel gusto di (diciamolo pure) autocompiacimento nello sfoggiare le proprie doti tecnico/artistiche in ogni brano.
"Ov fire and the void", "The seed ov I", "Alas lord is upon me" e la conclusiva "Lucifer"(incursione in territori dal sapore doom da parte di Nergal e soci) sono davvero ottime songs in grado di soddisfare l'esigenza di chiunque voglia ascoltare del metal estremo suonato coi fiocchi, ma se avete già in casa la discografia dell'angelo morboso non sentirete assolutamente il bisogno di comprare questo disco.
Quindici anni fa "Evangelion" sarebbe passato quasi inosservato, sommerso dalla montagna di uscite di qualità che caratterizzavano il metal estremo di quell'epoca, mentre oggi viene incensato come oro; una cosa , a mio avviso, su cui vale la pena riflettere.
- MARCO CAVALLINI -