Terzo album per i Craft, cult band fra i seguaci del true black metal. L'esordio "Total soul rape" e il successivo "Terror propaganda" avevano fatto la gioia di tutti i DarkThrone fans, e questo nuovo "Fuck the universe" conferma il quartetto svedese come il più accreditato a raccogliere lo scettro di Fenriz e Nocturno Culto. I Craft non suonano uguali ai DarkThrone, casomai sembrano una versione più rock del duo norvegese, preferendo un sound tagliente e pulito alle produzioni glaciali e da cantina tipiche di questo genere. Lo spirito però è quello giusto, e ogni singola nota trasuda oscurità, misantropia e negatività. Vengono così alla mente i padri di questo genere, ovvero i seminali Celtic Frost, un gruppo che pur suonando "evil" non rinunciò mai alla cura del suono, evitando produzioni oscene, una cosa (a mio parere errata) che è invece sempre ricercata nel black metal, quasi a sperare che un suono gracchiante dia un taglio più malvagio al tutto. Disco impedibile per tutti i discepoli del genere.
- MARCO CAVALLINI -