Giungono al sesto disco della loro carriera i norvegesi Crest Of Darkness.
Questo nuovo album è in assoluto il loro capitolo più nero, andando ad
accentuare il lato dark percepito nel precedente “Give us the power to do your
evil”.
Lo stile dei nostri presenta echi della scuola Behemoth, ovvero un intricato
mix di black/death metal unito ad un mood oscuro; ne è subito testimonianza l’
iniziale title track (uno dei migliori brani del disco) che condensa al meglio
la violenza delle parti veloci con la pesantezza di quelle medio-lente.
Purtroppo, a mio parere, la produzione non dà giustizia alla qualità delle
songs; la batteria ha un suono sovrastante quello delle chitarre, e si sà che
in questo tipo di metal estremo (alla Morbid Angel/Behemoth per intenderci) la
produzione gioca un ruolo fondamentale.
Comunque, lo scorrere dei minuti mostra l’abilità del trio nel saper colpire
nei brani veloci (“The priest from hell”, “Womb of the wolf”) e ammaliare in
quelli lenti e tetri (su tutti “Welcome to my funeral”).
La conclusiva “The day before she died” è lo specchio dell’album, un brano
dove un’atmosfera nerissima ammanta un riffing efficacissimo supportato dalla
violenza della parte ritmica.
Per i fans del gruppo, un must.
- MARCO CAVALLINI -