Lascia perplessi quest'ultima uscita targata Death SS, racchiusa in un elegante
doppio digipack contenente un CD e un DVD relativi al concerto tenuto da Steve
Sylvester e soci nel 2008, in occasione del primo Italian Gods of
Metal.
Parlando del lato esclusivamente musicale, e quindi del CD, non si capisce come mai una sola parte del concerto sia stata impressa sul dischetto; da un lato fa piacere ascoltare brani che i Death SS non proponevano sul palco da anni ("In the darkness" e soprattutto la storica "Black mass") alternati a classici live come "Peace of mind" e "Horrible eyes".
Di contro, la mancanza di pezzi come "Terror", "Baron Samedi", "Where have you gone?" e "Chains of death" lascia abbastanza stupiti.
Sul lato tecnico/musicale nulla da eccepire, il gruppo gira a mille capitanato da uno Steve Sylvester in stato di grazia.
Passando al DVD, l'amarezza cresce ancora di più; perché se magari si può capire il taglio operato per il CD (che non poteva contenere tutto il concerto) non è concepibile che i brani presenti sul DVD siano ancora di meno rispetto a quelli su CD.
Sette canzoni (rispetto alle dieci del CD) dove risulta azzeccata la scelta di usare immagini "sgranate" dal gusto quasi amatoriale, come a dare un tocco di antico al tutto, magari pensando ai vecchi videobootelgs che si giravano una volta nei locali. Inutile dire che il piatto forte è rappresentato da "Black mass", una chicca che i fans del gruppo stavano aspettando da anni.
Come materiale bonus il DVD contiene un estratto del concerto tenuto in Germania nel Luglio 2008 da Steve e soci all'Headbangers Open Air festival; poco meno di 15 minuti nei quali sono condensati tutti i brani eseguiti dal gruppo quella sera; altra scelta/idea che lascia abbastanza perplessi.
Viene il dubbio (conoscendo anche il personaggio, così abile in operazioni di marketing) che Steve abbia progettato una serie di uscite riguardanti gli ultimi concerti tenuti nel 2008 (al fine di spremere fino all'inverosimile il nome del gruppo, che oggi viene ufficialmente dichiarato in stand by) e non ci sarebbe da stupirsi troppo se nei mesi a venire uscisse un secondo volume atto a completare l'incompletezza di questo ora recensito.
Vedremo cosa ci riserverà il futuro.
- MARCO CAVALLINI -