Gran colpo dell'Avantgarde Music, etichetta sempre pronta a pubblicare gruppi e dischi "particolari".
Non sfuggono alla regola questi Den Saakaldte, progetto scandinavo a cinque elementi (più molti ospiti) che confeziona un disco di black metal dall'alto sapore depressivo, distante comunque da come lo si intende di solito. Una musica malata quella dei nostri, una musica a suo modo melodica e ricca di groove nero; un black metal che anche nelle sue parti più tirate non diventa mai cacofonico e non perde mai di vista l'orecchiabilità. A corredo della matrice metal interviene un pianoforte dall'alto tasso horror e, tanto per rendere ancora più allucinata la proposta dei nostri, ecco spuntare strumenti ed elementi tipicamente jazz, come la tromba ed il sax.
Contribuisce al tutto anche la voce agonizzante di Kvarforth (Shining), molto più espressiva rispetto al suo gruppo principale; un disco plumbeo questo "All heil pessimism", un disco dove il gruppo gioca le sue carte migliori nelle parti centrali dei brani, proponendo rallentamenti atmosferici dal gusto sepolcrale.
Un disco che, in modo subdolo, trasmette un senso di negatività e malessere infinito; se riuscirete a districarvi nel nero labirinto di "All heil pessimism" difficilmente potrete poi farne a meno; alcune strade, si sa, non hanno ritorno.
- MARCO CAVALLINI -