Giungono al terzo album (pubblicato sempre dalla genovese BloodRock Records) i romani Doomraiser, tra i gruppi di punta della scena doom italiana sviluppatasi negli ultimi anni. Fin dai loro esordi i Doomraiser mi ricordano gli Electrc Wizard del primo omonimo album, ovvero quelli ancora “sani” (i trip sarebbero arrivati dopo) nel loro miscelare doom metal a lisergico space/stoner rock, intingendo sovente il tutto in un vortice psichedelico dall’umore nero. “Mountains of madness” (come esplicato nel titolo, un disco dedicato all’arte letteraria del mitico H.P. Lovecraft) non cambia le carte in tavola, proponendo cinque lunghi pezzi articolati dove i cambi di ritmo ed atmosfere fanno spesso il loro ingresso nell’economia delle songs, spezzando un attimo la cappa nera che il gruppo costruisce quando avanza con le delicatezza ed il passo di un mammut. Il quintetto dimostra di conoscere a fondo il genere affrontato, un denso doom metal dall’alto tasso “fumoso”, una musica sovente nera aperta comunque anche a soluzioni più “colorate”. Consigliato.
- MARCO CAVALLINI -