Non sono mai stato particolarmente attratto dagli split album fra due bands,
figuriamoci in questo caso, dove i gruppi sono tre, una cosa che rarissime
volte mi è capitato di vedere.
In ogni caso, liquido in poche parole i GUANTANAMO PARTY PROGRAM, autori di
due lunghe canzoni (discreta “At world’s end”) di tipica scuola Pelican/Isis.
Mi lascia totalmente indifferente il post/doomrock strumentale degli americani
SUN FOR MILES, troppo monocorde e privo di soluzioni per destare attenzione.
Rimango invece rapito dai polacchi ECHOES OF YUL, un’autentica rivelazione;
quattro canzoni dove la meccanica pesantezza dei seminali Godflesh viene
immersa in un mood ipnotico e dal sapore malinconico, songs nelle quali in
certe atmosfere e soluzioni pare di sentire aleggiare lo spirito dei fenomenali
Dolorian; ascoltate “The stand” e poi vedrete se darmi del visionario o meno.
Il loro prossimo full lenght è previsto per Novembre su Avantgarde Music; ne
sentiremo delle belle.
- MARCO CAVALLINI -