Credevo che gli Evoken si fossero sciolti qualche anno fa; il loro ultimo album "Quietus" risale infatti al 2000 e da allora ben poche notizie erano circolate sul gruppo. Questo nuovo mostruoso "Antithesis of light" è un disco che prosegue il discorso cominciato col precedente lavoro ed anzi ne amplifica l'alone mortifero. Due canzoni come "Accursed premonition" e "The mournful refusal" racchiudono la funebre magia dell'epocale debutto dei Cathedral unendola ad echi dei mai troppo lodati Thergothon, facendo rivivere emozioni di infinita tristezza come da tempo non capitava. Tutto il disco è comunque una lente ed inesorabile marcia verso l'annientamento dell'animo, infierendo con una drammaticità e pesantezza disumane. Chiamatelo funereal, depressive, apocalytptic o come diavolo volete; gli Evoken scrivono la colonna sonora per chi ama crogiolarsi nella più totale apatia e non ha nulla da chiedere alla vita. Nel suo genere, un capolavoro.
- MARCO CAVALLINI -