I Grave mi sono sempre piaciuti, non c'è niente da fare; fin dal loro esordio "Into the grave" li ho sempre preferiti ai più lodati Entombed e Dismember (per dirne due) e comunque li considero il mio gruppo preferito di tutta la scena death metal svedese esplosa nei primissimi anni '90. Hanno sempre avuto un approccio nero verso il death metal, unendo parti veloci a porzioni spesso sconfinanti nel doom più tetro, suonando il tutto con una tecnica ed una potenza non indifferenti.
Questo nuovo "Burial Ground" non sposta di una virgola, fortunatamente,  il loro percorso stilistico iniziato ormai ventanni fa (con l'unica eccezione dello scarso "Hating life" del 1996, fallito tentativo da parte del gruppo in campi sonori moderni e quasi crossover).
"Liberation" apre il disco in maniera veloce e aggressiva, ma già le successive e ottime "Semblance in black" e "Dismembered mind" rallentano il tiro, iniettando atmosfere oscure nella potenza del suono.
Si prosegue su questa linea fino alla conclusione del disco, quando arriva la mortifera title track, puro doom/death metal vecchio stampo di scuola Asphyx/Autopsy nelle porzioni più groove ed addirittura echeggiante i primi Cathedral in quelle più funeree; insomma, un must.
Se già prima li apprezzavate, con questo nuovo album li adorerete.
- MARCO CAVALLINI -