High On Fire sono il nuovo gruppo di Matt Pike, ex chitarrista (ora anche cantante) dei defunti e mai dimenticati Sleep.
Le similitudini con il gruppo precedente sono molte, a cominciare dalla lentezza e dalla pesantezza delle composizioni, una cosa che farà felici tutti gli orfani del grandissimo "Holy mountain".
Rispetto agli Sleep il suono è più corposo, in alcuni pezzi decisamente sludge oriented, e spesso si raggiungono tonalità cupe ed incisive come nell'iniziale "Baghdad" un incredibile pezzo di brutal stoned metal dalla potenza devastante.
I fans degli Sleep gioiranno all'ascolto della pesantissima "10000 years" col suo inizio basso/batteria a passo di mammut nel quale entra prepotentemente la chitarra di Matt, il tutto a creare una canzone che pare provenire direttamente dalle sessioni di registrazione del fondamentale "Jerusalem" (l'estrema opera postuma degli Sleep).
"Fireface" si muove su cadenze lisergiche e poggia la sua forza d'urto sul basso di George Rice, ma è la conclusiva "Master of fists", una canzone incredibile per quanto sono la sua pesantezza ed incisività sonora.
Come giustamente recita il suo testo, "You cannot deny the master of fists".
- MARCO CAVALLINI -