Una copertina più che esplicita presenta "Wanderings", debut album del soloproject I Shalt Become. Si tratta, ovviamente, di depressive black metal, ma non crediate che questo sia l'ennesimo gruppo salito sul carrozzone del trend più sfruttato in questi ultimi anni. "Wanderings" è infatti un disco registrato 10 anni fa, ma pubblicato solo oggi (con l'aggiunta di 3 bonus cover). Ed è depressive black così come lo era inteso dieci anni fa, quindi senza contatti con altri generi come succede invece oggi. Non ci sono porzioni ultradoom e sono assenti influenze ambient. Questo è oscuro e depressive black allo stato puro, così come lo suonavano i maestri Abyssic Hate e il Burzum di "Filsofem". Gracchianti suoni di chitarra, produzione grezzissima e una voce piangente/lamentosa (debitrice di quella del Conte) caratterizzano la greve atmosfera che sprigiona "Wanderings", una grigia cartolina spedita dalla più sotterranea delle caverne. La durata dei pezzi è breve, soprattutto se pensiamo ai tempi morti (in ogni senso) che sono ormai uno standard di ogni gruppo dedito oggi al genere. Qui sta la grandezza di questo disco.
- MARCO CAVALLINI -