Nuovo album (il quarto della loro carriera) per gli INFERNAL ANGELS.
Black/Death Metal scrive la label per definirli, e ci siamo.
Ma personalmente non sento molto delle bands citate nelle note promozionali.
Alle mie orecchie, “Ars Goetia” appare invece come una versione nera/mefistofelica dei migliori Morbid Angel, quelli dei capolavori “Covenant” e “Domination”.
Le ottime “Asmoday: The impure archangel“ (azzeccatissimo l’intervento dell‘ospite Mancan degli ECNEPHIAS, che dona un tocco gotico al tutto), “Beleth: Lord of chaos and spirals” e “Purson: Matter and spirit” sono il manifesto di una musica estrema e occulta dove la potenza del death metal è proposta ed eseguita in un’atmosfera da sabba nero tipicamente black metal.
“Balam: Under light and torment” presenta invece un riffing di scuola Mayhem (specie nella parte centrale) difficile da dimenticare una volta ascoltato.
Sarà l’alone occulto che serpeggia durante l’intero scorrere del disco. Sarà la qualità del songwriting. Sarà il concept lirico improntato sulla demonologia. Sarà il cover artwork che colpisce all’istante. Sarà l’unione di tutte queste caratteristiche; resta il fatto che questo disco odora di zolfo che una volta inalato rimane all’interno degli ascoltatori non uscendovene più. Ascoltare per credere.
- MARCO CAVALLINI -