Una delle più liete sorprese in campo depressive/funeral doom del 2006. Il duo russo Intaglio  mostra una sincera convinzione nel genere che suona e differenzia maggiormente i loro pezzi rispetto alla media dei gruppi devoti a questa musica, rifacendosi direttamente ai padri del genere, riportandolo al suo stile originario. Tornano in mente i creatori del genere, ovvero il duo finnico Thergothon/Unholy, le due bands che per prime rallentarono all'inverosimile i riffs doom e li adattarono al clima della loro terra, dando così origine ad una musica lentissima, fredda, malinconica e il più distante possibile dalla luce. Alcune soluzioni rimandano ad un altro gruppo fondamentale, i Dolorian (anche loro finlandesi), e mi riferisco all'inserimento di tristissimi arpeggi (veri e propri echi di campane a morto trasmessi in note) che hanno il merito di rendere ancora più incisive le porzioni heavy. Altre parole non servono, "Intaglio" è semplicemente un funerale trasportato in musica; sta a voi decidere se prendervi parte o meno.
- MARCO CAVALLINI -