Emotional Music. Due parole che descrivono al meglio il contenuto di "Dopoguerra", secondo album dei romani Klimt 1918. Il debutto "Undressed momento" era un gioiellino di arte gotica postmoderna all'interno del quale potevano intravedersi ulteriori sviluppi e i risultati raggiunti sono incredibili. La malinconia del gothic rock degli esordi è oggi proposta in una veste nuova, lontana anni luce dall'autocommiserazione tipica di tanti gruppi del genere; una malinconia vellutata che ti prende per mano e ti accompagna dolcemente nell'ascolto. Klimt 1918 hanno avuto l'intuizione e il coraggio di sposare suoni inconsueti per un gruppo gothic, andando a cercare e trovare soluzioni postrock e recuperando sonorità shoegazing, un genere in auge nei primissimi anni ?90 poi soppiantato dall'esplosione del fenomeno giunge. Chi non ha dimenticato gruppi come Slowdive, Ride, Pale Saints e altri di quella scena rivivrà intense emozioni all'ascolto di "They were wed by the sea", "Snow of '85", "Rachel", "La tregua", piccoli gioielli di malinconico shoegazing rock dall'altissimo tasso emozionale. Canzoni che rendono "Dopoguerra" l'ideale colonna sonora per la fine di certe illusioni e la nascita di nuove speranze. Disco sorpresa dell'anno 2005.
- MARCO CAVALLINI -