Esce finalmente (con più di un anno di ritardo rispetto alla data prevista) il secondo album targato L' Impero Delle Ombre, gruppo il cui debutto omonimo aveva infiammato il cuore di ogni fan del dark sound italiano.
"I compagni di Baal" (omaggio all'omonimo sceneggiato francese del 1963) prosegue, musicalmente parlando, il cammino intrapreso dai fratelli Cardellino nel debutto di tanti anni fa, ovvero "Cemetery Rock", una musica oscura e dal fascino occulto anche nei suoi momenti più soft, come la struggente "Liliana", una ballata noir dotata di un ottimo refrain e un mood dal notevole tasso malinconico.
La voce declamatoria di Giovanni, il grande lavoro alla chitarra del fratello Andrea e l'apporto dell'ospite Oleg Smirnoff (tastiere, organo, moog) sono decisivi nel creare atmosfere di oscura tensione sia quando i brani risultano più ritmati ("L'oscura persecuzione" e "Sogni di dominio"), sia quando la musica dei nostri sprofonda nel doom abissale della mefistofelica "La caduta del conte di ST. German" e nell'evocativo dark metal di "Divoratori della notte".
Il meraviglioso artwork di copertina, sia esterno che interno, dona un ulteriore tocco arcano ad un disco che centra in pieno l'impresa di trasportare in musica le emozioni provocate dalla visione dello sceneggiato.
Un'opera di altissimo livello; l'attesa è stata tanta, ma ne è valsa sicuramente la pena.
- MARCO CAVALLINI -