Pur conoscendone il nome da molti anni non avevo mai ascoltato niente fino ad
oggi dei partenopei MALVENTO, gruppo attivo sulla scena black metal già dal lontano 1996.
Ecco quindi la piacevole sorpresa nell'ascoltare questo "Oscuro Esperimento Contro Natura", disco che non esito a definire fra i più occulti ascoltati ultimamente dal sottoscritto.
È un black metal spiritico e che avanza come un rituale oscuro il loro; una musica nera dove la caratteristica principale è il continuo contrasto fra porzioni metal e soluzioni ambient/dark (che fungono sempre da start dei brani) dal notevole tasso esoterico.
Certe soluzioni potrebbero ricordare i primi demos dei padovani Evol ed anche le cose più tetre dei Mortuary Drape, ma "Oscuro Esperimento Contro Natura" è un album che brilla di luce (nera) propria.
L'andamento è quasi sempre cadenzato, solenne e quasi ipnotico in certi momenti, e anche quando il gruppo accelera, come in "Sanguina", la velocità non sfocia mai nel caos, anche grazie al mood cimiteriale dato dal continuo rintocco di una campana funebre.
Il cantato in italiano è decisamente espressivo nel suo lugubre recitato, mai troppo aggressivo ed efficace nel suo declamare.
Una produzione azzeccata contorna il tutto, dando cornice ad un quadro dall'alto fascino morboso.
"Veleno" poggia la sua essenza sopra un nerissimo sottofondo ambient e voci ossessive, portando alla mente segrete riunioni notturne in atto in un bosco incantato, mentre "Ira" punta sulla forza di chitarre fredde e taglienti come rasoi.
"Osa" è un brano dalla drammaticità assoluta, un rito nero dove un sofferto recitato, chitarre doom ed effetti ambient dal gusto horror fanno rivivere lo spirito dei primissimi, immortali, Death SS (quelli di Paul Chain, avete letto bene).
Comprate questo disco ed ascoltatelo attentamente; potreste capire quanto è profonda e infinita la ricerca del "segreto".
- MARCO CAVALLINI -