La casa discografica in sede di promozione ha definito questo disco come "l'album più depressivo del 2004". Io posso assicurarvi che se amate crogiolarvi nei suoni funerei e malinconici del depressive doom questo disco rappresenterà l'ideale colonna sonora per le vostre giornate. Le otto canzoni presenti devono molto alla "scuola" finlandese Unholy/Skepticism e alcune soluzioni (specie le linee soliste chitarristiche e certi tempi ultra-slow) rimandano al gothic/doom inglese di marca My Dying Bride/primi Cathedral. La chitarra piangente dell'iniziale title track è esemplificativa dell'atmosfera struggente che accompagnerà tutto l'ascolto del disco, che concentra nella sua parte centrale le songs più riuscite (il trittico "Your darkness shine", "One lost" e "I found nothing sacred" - la migliore in assoluto). Un disco da ascoltare ed assaporare in assoluta solitudine, al fine di carpirne ogni minima grigia vibrazione.
- MARCO CAVALLINI -