Terzo album per i My Shameful; il nuovo "The return to nothing" non sposta di una virgola la proposta dei nostri, diventati oggi un gruppo vero e proprio e non più un solo project del leader Sami Rautio. Lo stile è quindi sempre doom metal lentissimo e depressivo, ma rispetto al precedente "Of dust" qualche differenza si nota: e' andata un po' persa la freddezza dei lavori passati, in favore di un'oscurità e densità dei suoni veramente notevoli. L'ideale colonna sonora per accompagnare l'autunno e l'inverno che stanno arrivando. Il grande pregio di "The return to nothing" è quello di scorrere fluido, lineare e senza annoiare, al punto che una volta terminato avrete voglio di ricominciarne l'ascolto. Di quanti dischi depressive/funeral si può dire oggi la stessa cosa?
- MARCO CAVALLINI -