Nuovo album per Mario "The Black" Di Donato, artista attivo sulle scene da ormai moltissimi anni.
Da quando ha unito le sue forze a quelle dell'etichetta Black Widow Records, sembra che Mario stia vivendo una seconda giovinezza artistica, forse spinto anche dai consensi della critica nazionale che oggi ne riconosce le qualità, dopo averlo in parte ostacolato nei primissimi anni della sua carriera.
Questo nuovo disco prende la sua ispirazione dalle tre sorelle della mitologia greca, Medusa, Euriale e Steno.
Musicalmente poco o nulla è cambiato rispetto ai precedenti dischi pubblicati dal nostro; un dark metal robusto dalle tinte a volte gotiche altre volte dai toni più rocciosi è quanto troviamo in questo "Gorgoni".
La produzione è (credo volutamente) piuttosto artigianale, con la sezione ritmica (soprattutto la batteria) che spesso sovrastano la chitarra di Mario, impegnato come sempre nel suo declamatorio cantato in latino.
Decisamente belle "Steno", "In lapidem muto", la title track e la seguente "Perseus", puro dark metal come lo si intendeva ai suoi albori, ovvero nei primissimi anni '80.
Da menzionare assolutamente anche la tenebrosa "Occumbere mortem" e la conclusiva "Metamorphoses", un lungo strumentale (quasi 15 minuti) dove vengono messe in vetrina tutte le caratteristiche stilistiche dell'artista pescarese.
Segnalo infine l'ottimo artwork di copertina (dipinto dallo stesso Mario) e confezione del libretto che accompagnano il CD, veramente azzeccati.
- MARCO CAVALLINI -