Non so nulla di questo gruppo olandese balzato agli onori della cronaca anche per la sua spiccata attitudine/propensione satanica.
Se tutto sia vero oppure sia l'ennesima facciata per creare un certo interesse non lo so e non m'interessa; quello che posso dire è che questo "The time of no time evermore" sprigiona un'atmosfera diabolica ad ogni sua nota, una colonna sonora ideale a rendervi partecipi a riti sacrileghi, proiettati in una dimensione dove il nero avrà sempre la meglio sul bianco.
L'incredibile "House of 10000 voices" ne è l'esempio migliore, presentandosi come una perla in grado come non mai di dare supporto a chiunque voglia capire cosa può accadere nella nostra mente quando si cercano ed allacciano certi "contatti". Una voce femminile che pare provenire da una seduta spiritica decanta liriche ossessionanti, appoggiandosi su una base musicale dal taglio blues in certi momenti, hard in altri e psichedelici in altri ancora.
Ho letto e sentito varie definizioni per descrivere questo disco; alcuni hanno parlato di doom, altri di prog seventies, altri di psichedelia oscura, altri (anche per ovvia comodità) di musica dark, ed il gruppo stesso ha coniato una sua etichetta, definendosi una band che suona "horror soul".
Io non starò qui a cercarne ed inventarne altre; dico solo di comprarlo immediatamente e di ascoltarlo più volte con estrema attenzione; una volta esservi "entrati dentro", deciderete voi se aprire il varco che porta al sentiero della Mano Sinistra.
- MARCO CAVALLINI -