Chi pensa che non sia possibile far convivere la freddezza della musica industriale con la malinconica dolcezza dello shoegazing deve assolutamente ascoltare questo disco. The Soundbyte sono il progetto solista di Trond Engun (compositore della cult band Third & The Mortal) e questo loro debutto ha la capacità di coniugare questi stili musicali apparentemente distantissimi, ma qui elaborati con classe sopraffina. Le canzoni riportano alle sonorità di bands come Slowdive, My Bloody Valentine e Pale Saints, immergendole in atmosfere grigie/apocalittiche. E' percettibile qualche affinità con "Dopoguerra", il capolavoro dei Klimt 1918; ma mentre il disco del quartetto romano emana calore e speranza, all'opposto questo "Rivers of broken glass" dona gelo e rassegnazione. Se amate i dischi "difficili", quelli poi in grado di rapirvi l'anima e portarvi lontano, non esitate a farlo vostro; vi ci perderete dentro.
- MARCO CAVALLINI -